Le alghe sono un mondo in piena scoperta e C-LED studia l’effetto della luce sulla crescita di questi microorganismi fotosintetici. Oggi le tecnologie C-LED sono al TG1, grazie alla collaborazione per la coltivazione di micro-alghe “spirulina”.
Gli impianti di Milis e Arborea produrranno microalghe a fini alimentari con processi sostenibili al 100% e impatto zero sul territorio
Il progetto nasce in coerenza con il concetto di sostenibilità ambientale del Gruppo Tolo Green
Gabrielli (Fondatore Tolo Green): “Non è sufficiente ridurre l’impatto ambientale della produzione energetica da fonti fossili soltanto con gli investimenti nel fotovoltaico”
Oristano,13 aprile 2019 – Due nuovi impianti di coltivazione di spirulina sono stati inaugurati oggi a Milis e Arborea da Tolo Green, società del gruppo Tolo che sviluppa e gestisce investimenti nel mercato dell’energia rinnovabile. Si tratta di due siti di produzione di microalghe a fini alimentari che rappresentano un importante investimento per il territorio in termini di sviluppo economico e di innovazione dei processi produttivi. Gli impianti, che arriveranno ad una produzione complessiva annuale di 15 tonnellate di spirulina, seguiranno processi sostenibili al 100% con impatto zero sul territorio. “La scelta di produrre spirulina, microalga che costituisce la fonte proteica a minor consumo idrico possibile, è perfettamente in linea con il concetto di sostenibilità ambientale che è nella filosofia del nostro gruppo”. – ha dichiarato Gilberto Gabrielli, fondatore e Amministratore Unico di TOLO Green – “Abbiamo deciso di investire in questa nuova avventura imprenditoriale poiché siamo convinti che non sia sufficiente ridurre l’impatto ambientale della produzione energetica da fonti fossili soltanto con gli investimenti nel fotovoltaico”. La tecnologia di produzione sarà volta a creare un circolo virtuoso in cui ogni fase della catena produttiva rappresenterà l’inizio di quella successiva: oltre all’alimentazione umana, le microalghe troveranno impiego sia nell’agricoltura sia nella nutrizione degli animali d’allevamento. Il progetto, che si basa su un modello di verticalizzazione del processo produttivo nel settore delle biotecnologie, si è inserito nel migliore dei modi in un territorio come quello sardo caratterizzato da aree molto soleggiate e tendenzialmente non inquinate. Fra le principali caratteristiche del processo produttivo, sicuramente rappresentano un valore aggiunto l’utilizzo e la sequestrazione della CO2, l’impiego di fonti energetiche che migliorano l’energia emessa ed utilizzata nel processo produttivo stesso (ad esempio tramite l’utilizzo di lampade a LED) e l’accoppiamento del calore di derivazione biologica da deiezioni animali. L’iniziativa, inoltre, costituisce la componente impiantistica preponderante del progetto europeo SpiralG, nel contesto del bando Horizon 2020, finalizzato alla valorizzazione integrata di microalghe per la produzione di estratti e additivi dall’elevato valore aggiunto.
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