Da C-LED una luce smart per le piante ornamentali in collaborazione con l’Università di Bologna


Innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile nel comparto Lighting e nelle produzioni ortoflorovivaistiche è l’obiettivo che C-LED, azienda del Gruppo Cefla, e l’Università di Bologna si sono poste con un progetto di ricerca che unisce il know-how nella progettazione e sviluppo di innovative lampade a LED e le competenze di ingegneria agraria e di coltivazioni ornamentali.

Fattore chiave di questa collaborazione è la sinergia tra l’università e il tessuto produttivo e istituzionale del territorio: la ricerca si svolge nel distretto di Imola dell’Università di Bologna che, nell’ambito del sistema multicampus di Unibo, si connota per porre particolare attenzione ai temi del verde e della sicurezza, punti cardine della sostenibilità.

La prima fase della sperimentazione, che riguarda specie ornamentali molto diffuse, quali il comune e impropriamente chiamato “geranio” (Pelargonium zonale) e la surfinia, una varietà di petunia ricadente altrettanto comune (Petunia cv Surfinia), è in corso nelle serre sperimentali ad alta tecnologia della sede imolese dell’Università di Bologna, permettendo ai ricercatori dell’Università di Bologna e ai tecnici della divisione R&D di C-LED, di verificare gli effetti quali-quantitativi dei diversi spettri di luci (e la loro intensità) sulla crescita delle piante. Spettri ottenibili con vari tipi di lampade a LED ottimizzate in funzione delle esigenze delle diverse colture.

I primi risultati della ricerca hanno dimostrato, su tutte le cultivar, una netta differenza di crescita delle piante esposte alle lampade a LED rispetto a quelle di controllo in sola luce naturale. Le differenze più evidenti riguardano soprattutto la fioritura e l’accrescimento complessivo. Le piante esposte unicamente alla luce naturale hanno sviluppato tessuti molto verdi, steli allungati e foglie più grandi del normale, caratteri non positivi da un punto di vista qualitativo. A confronto, le piante esposte ai LED hanno mostrato una fioritura più abbondante, mantenendo altresì una forma compatta e una consistenza robusta degli steli, con foglie di dimensioni paragonabili a quelle di piante cresciute in pieno sole nella normale stagione primaverile-estiva. Questi aspetti, oltre a consentire un maggiore e migliore sviluppo della pianta, incidono sull’aspetto merceologico, grazie all’alta qualità del prodotto ottenuto.