La coltivazione indoor è una tecnica che permette di coltivare essenze orticole, da fiore e frutto all’interno di un ambiente chiuso, come una grow unit, una serra o una stanza.
All’interno di questo ambiente circoscritto avvengono, grazie a questo tipo di coltivazione, tutte le fasi di sviluppo e crescita delle piante, dalla germinazione alla fioritura.
L’indoor growing è in forte crescita negli ultimi anni poiché consente di coltivare colture di qualsiasi tipologia, che chiedono esigenze climatiche differenti e stagionalità cicliche.
Tale popolarità è dovuta al fatto che la coltivazione all’aperto ha dei limiti: il meteo è imprevedibile; ci può essere scarso accesso alla luce del sole o particolari agenti atmosferici potrebbero ostacolare la fioritura.
L’indoor, invece, permette la coltivazione 365 giorni l’anno, garantendo al contempo di modificare del ciclo di vita della pianta.
Sei curioso di scoprire le diverse tipologie di coltivazione indoor e i suoi principali vantaggi?
Coltivazione indoor: quali tipologie esistono?
Esistono molteplici tecniche di coltivazione indoor: dalla coltivazione in vasi di terra, o fuorisuolo a più alta tecnologia come idroponica, aeroponica, etc.
La coltivazione indoor in idroponica esiste sin dall’epoca degli Assiri e Babilonesi, ma è stata riscoperta nel 1930 dal Dr. Gericke dell’università di Berkeley, California.
Essa è conosciuta anche come idrocoltura e permette la crescita delle piante senza terra, bensì su uno strato di argilla, fibra e perlite.
È un tipo di coltivazione che consente una più veloce e salutare germogliazione, perché sfrutta la potente azione dell’acqua, che è impiegata per la crescita di piante sia di tipo decorativo sia di tipo ortofrutticolo.
Esistono due sottofamiglie della coltivazione idroponica: la prima impiega il substrato, ossia miscela di perlite, sabbia e argilla espansa, che viene inumidito e irrigato con acqua e sostanze nutritive. La seconda è quella senza substrato, dove le radici della pianta sono immerse nel flusso della soluzione nutritiva, tipicamente rappresentata da acqua e sostanze disciolte.
La coltivazione indoor fuorisuolo, oltre a prevedere l’assenza o quasi di terra, permette anche la crescita delle piante in serra, alimentate con fertilizzanti minerali che influiscono sul loro sviluppo.
Lo scopo è la creazione di un ambiente ricco di sostanze nutritive che, come nel caso della tecnica ad aeroponica, vengono nebulizzate attorno alle radici per fortificarli e nutrire così la pianta con elevata precisione a seconda della fase fenologica di sviluppo.
Grazie alla coltivazione aeroponica è dunque possibile ottenere delle condizioni di sviluppo ideali per le piante, perché, da un lato, l’ambiente chiuso e isolato rende i vegetali meno soggetti alle aggressioni di funghi e malattie, dall’altro le radici hanno un livello di ossigenazione tale da renderle sane e forti con un quantitativo minimo di acqua e sali minerali.
Grazie al monitoraggio continuo dei parametri ambientali fondamentali, quali l’illuminazione, l’umidità e la temperatura, si riescono a raggiungere risultati nettamente superiori rispetto alle normali coltivazioni in terreno.
Questo accade senza dover impiegare insetticidi e antiparassitari, che sono potenzialmente dannosi sia per la salute dell’uomo sia per quella delle piante.
I vantaggi della coltivazione indoor
I vantaggi offerti dalla coltivazione indoor sono molteplici, tra cui:
- maggiore disponibilità di terreno libero.
La coltivazione indoor permette di risparmiare terreno, che è possibile destinare a quelle colture non adatte a tale tecnica di coltivazione; - permette la coltivazione di qualsiasi pianta;
- permette la supervisione diretta della propria coltivazione, che può essere osservata da vicino, senza interferenze esterne. In questo modo è possibile migliorare la resa estetica e assicurarsi che le piante crescano come si desidera;
- coltivazione tutto l’anno. Le stanze da coltivazione indoor permettono di mantenere il raccolto rigoglioso anche durante le stagioni invernali;
- riduzione del consumo di risorse. La coltivazione di piante all’aperto può diventare inefficiente. L’acqua non sempre raggiunge le radici, e una quantità importante di liquido viene così disperso. La coltivazione indoor, invece, permette di utilizzare sempre il 100% delle risorse, utilizzandone meno e in modo più oculato.
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